Roberto Daveri (Firenze 1945), innamorato della pesca fin dall’infanzia, ha cominciato nel 1991 a scrivere un diario raccontando tecniche ed esperienze, viaggi e avventure, rapporti con i compagni di pesca, ma soprattutto la sua passione per il contatto diretto con la natura, da lui vissuto in maniera particolarmente sensibile fino a raggiungere momenti di vera poesia. Il diario, via via, ha cominciato ad arricchirsi di bellissimi disegni ad acquarello che fermano sulla carta le emozioni che Daveri spesso ha vissuto in solitudine, in ore e ore in mezzo a un fiume, da qualche parte del mondo. Il suo lavoro, non a caso, è quello di rappresentante di articoli per pescatori.
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