Entomologia

In realtà, per ora, ci sono solo gli schemi dei cicli vitali dei principali ordine di insetti che si possono trovare sulle acque del FVG

Le immagini ed i dati della descrizione riportati sono presenti sul sito dell’Ente Tutela Pesca

ciclo biologico dei ditteri

Ciclo Biologico dei Ditteri

 DESCRIZIONE
L’accoppiamento dei Ditteri adulti avviene in ambiente aereo. Le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua o immediatamente sotto di questa. Le uova schiudono rapidamente e le larve vivono in diversi ambienti, sia libere nella colonna d’acqua, sia sul fondo, anche affossate nei sedimenti. Lo sviluppo larvale é generalmente rapido e suddiviso in quattro stadi. Al termine di questo gli animali si impupano. Le pupe dei Ditteri possono vivere libere od in loggette pupali fissate ad un substrato o immerse nei detriti. Lo sfarfallamento può avvenire direttamente in acqua, sulla sua superficie, o su substrati nei pressi di questa. I cicli biologici dei Ditteri sono in genere brevi. Alcune specie sono univoltine e svolgono cicli della durata di un anno, mentre le specie semivoltine con sviluppo preimmaginale della durata di due anni sono rare.

Ciclo Biologico Efemerotteri

Ciclo Biologico Efemerotteri

DESCRIZIONE
Gli Efemerotteri adulti si accoppiano generalmente in volo. Le uova vengono deposte in acqua appena sotto la superficie dell’acqua, raramente la femmina si immerge per fissare le uova direttamente ad un substrato sommerso. Dopo la schiusa le larve acquatiche subiscono un numero variabile di mute di accrescimento. Quando compaiono gli astucci alari le larve vengono definite ninfe. Caratteristica degli Efemerotteri é l’esistenza di uno stadio definito “subimmagine” in cui l’animale é dotato di ali, ma non ancora in grado di riprodursi. Il passaggio dall’ambiente acquatico a quello aereo avviene con la penultima muta, che viene chiamata comunemente “schiusa” dai pescatori. Lo sfarfallamento avviene in gran parte dei casi a partire dalla superficie dell’acqua od appena sotto di essa, in alcuni casi le ninfe risalgono su substrati sommersi. La trasformazione da subimmagine ad immagine (adulto) avviene in ambiente aereo.Lo sviluppo larvale richiede un tempo variabile a seconda delle specie e dell’ambiente in cui le larve vivono. Alcune specie hanno cicli lunghi due anni, altre annuali, alcune a rapido sviluppo possono effettuare più di un ciclo in un solo anno.

Ciclo Biologico Tricotteri

DESCRIZIONE
I Tricotteri adulti si accoppiano in ambiente subaereo, le uova vengono deposte in acqua, raccolte in piccole masse o singolarmente. Le larve, che occupano quasi tutti gli ambienti acquatici continentali, si sviluppano effettuando un numero ridotto di mute (fino a otto), generalmente alloggiate in un riparo fisso od all’interno di un fodero trasportabile. Alla fine dello sviluppo larvale i Tricotteri si impupano. Le pupe sono sempre racchiuse in un riparo, rappresentato dall’ultimo fodero larvale o da una loggetta costruita appositamente per ospitare un bozzolo. Quando la fase di metamorfosi pupale termina la pupa risale nuotando verso la superficie ed avviene la schiusa. In questa fase i Tricotteri sono particolarmente vulnerabili nei confronti dei pesci predatori.Lo sviluppo dalla schiusa dell’uovo allo sfarfallamento in genere richiede un anno, ma vi sono specie semivoltine che impiegano due anni o polivoltine in cui la fase preimmaginale dura meno di un anno.

Ciclo Biologico Plecotteri

DESCRIZIONE
I Plecotteri adulti si accoppiano sulle rive dei corsi d’acqua, di solito fra le pietre e la vegetazione. La femmina depone le uova sulla superficie dell’acqua in piccole masse o singolarmente. Lo sviluppo dell’uovo é generalmente rapido. Le larve acquatiche subiscono fino a 24 mute successive. Lo sfarfallamento avviene dopo che la larva si é spostata su substrati emersi, anche lontano dall’acqua. E’ comune trovare lungo i torrenti le spoglie larvali dei Plecotteri sulle pietre, anche in grande numero. Lo sviluppo larvale richiede un anno in molte specie, ma fra i Perlodidae ed i Perlidae possono essere necessari due o persino tre anni fra la schiusa dell’uovo e lo sfarfallamento.
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