Le prede tipiche della Pesca a Mosca in acqua dolce, comprese le specie di risalita: Spigole, Cheppie, Cefali (tipicamente marine) fra parentesi quadre la denominazione Friulana
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Qui sono elencate le altre specie ittiche presenti o catalogate in regione dall’ETP, ma che non so dire ancora come e se sia possibile catturarli a mosca, soprattutto per le specie d’acqua salata
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Cavedano
Leuciscus cephalus (Linnaeus,1758) – Squalius cephalus (Linnaeus 1758)

Cavedano
E’ una specie di media taglia, può raggiungere una lunghezza totale massima di circa 60 cm ed un peso di 4 Kg. La maturità sessuale viene raggiunta a 2-4 anni, generalmente i maschi maturano prima. La riproduzione va dalla seconda metà di maggio fino a tutto giugno. Una femmina di medie dimensioni può deporre da 20.000 a 30.000 uova.
E’ in grado di vivere in una grande varietà di ambienti, pur amando le acque limpide a fondo ghiaioso dove condivide l’ambiente con i salmonidi, lo si può rinvenire anche nei laghi e in diversi corsi d’acqua di pianura.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/26_cavedano.htm
Cefalo (Muggine)
Mugil cephalus (Linnaeus, 1758)

Cefalo
La lunghezza totale massima raggiunta dalla specie è di circa 70 cm. La crescita risulta più veloce nelle femmine che a 3-4 anni possono supera 1 Kg di peso, mentre i maschi a parità di età arrivano ad un peso massimo di 700 g. E’ una specie tipica della zona costiera, è piuttosto rustica e riesce a sopravvivere anche in ambienti fortemente inquinati. Gli avannotti si spostano per ragioni trofiche nelle lagune e risalgono per brevi tratti i corsi dei fiumi, dove rimangono fino al raggiungimento della maturità sessuali. La migrazione riproduttiva verso il mare ha luogo in agosto e la riproduzione avviene entro settembre.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/41_cefalo.htm
Cheppia
Alosa fallax (Geoffroj Saint-Hilaire, 1808)

Cheppia
La cheppia assomiglia grossomodo ad un’aringa. Raggiunge al massimo il peso di 1 kg e la lunghezza di 50 cm. É specie anadroma in quanto vive in mare e si riproduce nelle acque dolci. Esiste anche la forma non migratrice o stanziale che viene chiamata Agone e vive sempre in acque dolci; probabilmente anche il Lago di Cavazzo ospitava in passato una popolazione di Agoni ora esinta. In Regione è frequente osservare la risalita di grandi banchi di cheppie lungo il Tagliamento e l’Isonzo attorno al mese di Maggio, risalita che è comunque meno intensa rispetto ad un recente passato. La deposizione delle uova avviene su ghiareti: ogni femmina può produrne da 70.000 a 250.000. Il ritorno al mare avviene entro l’estate: prima discendono gli adulti e successivamente i nuovi nati.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/42_cheppia.htm
Ciprinidi minori
In questa categoria vengono raggruppati tutti quei ciprinidi “piccoli” che solitamente vengono anche denominati “frittura” o “esche per il vivo” …
Alborella
Alburnus alburnus alborella (De Filippi, 1844)

Alborella
E’ un pesce di piccola taglia, che raggiunge i 16 cm di lunghezza totale massima. In entrambe i sessi la maturità sessuale è raggiunta al 2° anno di età. La riproduzione si estende tra giugno e luglio e ogni femmina effettua più deposizioni. Presenta una discreta adattabilità, la si rinviene infatti in diversi ambienti della pianura. Ama le acque a lento corso moderatamente correnti. E’ una sottospecie indigena dell’Italia settentrionale, verso sud sono note popolazioni introdotte recentemente.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/24_alborella.htm
Lasca
Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839)

Lasca
La lasca è un pesce di taglia medio-piccola, che solo eccezionalmente raggiunge i 25 cm di lunghezza. Il periodo riproduttivo si estende da maggio a giugno.
Vive in acque a corrente vivace o moderata, limpide e a fondo ghiaioso. Popola generalmente il tratto medio e medio-superiore dei corsi d’acqua.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/30_lasca.htm
Sanguinerola
Phoxinus phoxinus (Linnaeus, 1758)

sanguinerola
E’ un pesce di piccole dimensioni (lunghezza totale massima di 12 cm). Durante il periodo riproduttivo (maggio-luglio) nei maschi il ventre e la base delle pinne ventrali, pettorali ed anale diventano rosso vermiglio, il dorso ed il capo scuri ed i fianchi presentano riflessi verdastri. Vengono deposte da 800 a 1500 uova per femmina.
E’ indigena dell’Italia settentrionale dove popola acque limpide, fresche e ricche di ossigeno. In pianura è presente nei corsi di risorgiva e può vivere anche nei laghi alpine a quote superiori ai 2000 m.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/39_sanguinerola.htm
Savetta dell’Isonzo (Naso Comune)
Chondrostoma nasus (Linnaeus, 1758)

Savetta dell’Isonzo
Questo pesce ha medie dimensioni, la lunghezza totale massima si aggira infatti attorno ai 45 cm. L’età massima segnalata è pari a 15 anni ma, in Italia l’età massima osservata è di 10 anni.
In Italia è segnalato unicamente nel Friuli-Venezia Giulia ed in particolare nelle acque del Bacino dell’Isonzo. La sua presenza è dovuta ad immissioni per favorire la pesca sportiva nelle acque del fiume Vipacco, in territorio sloveno alla metà degli anni ’60. Attualmente la popolazione di naso nel bacino dell’Isonzo ha carattere invasivo. In questo bacino la specie si riproduce tra la fine di maggio e gli inizi di luglio e la maturità sessuale è raggiunta in entrambi i sessi al quinto anno di età.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/25_naso.htm
Scardola
Scardinius erytrophthalmus (Linnaeus, 1758)

Scardola
La lunghezza totale massima è di 45 cm ed il peso di 2 Kg. Può raggiungere gli 8 anni di età. I maschi raggiungono la maturità sessuale prima delle femmine, nelle acque dell’Italia settentrionale le scardole maturano rispettivamente al 2° e 3° anno d’età. Ogni femmina può deporre da alcune migliaia fino a 100.000 uova per Kg di peso, a seconda delle dimensioni. E’ comunissima nelle acque a lento corso o stagnanti della pianura. Predilige acque calde, con fondo fangoso e ricche di vegetazione; tollera acque salmastre in prossimità della foce ma può anche spingersi nelle zone più a monte dei fiumi.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/18_scardola.htm
Vairone
Leuciscus souffla (Risso, 1826)

Vairone
Il vairone è un pesce di dimensioni medio-piccole, normalmente presenta una lunghezza totale massima di 18-20 cm. L’accrescimento nella specie è piuttosto lento, a 3 anni gli esemplari raggiungono una lunghezza di 10-12 cm. Gli esemplari sono sessualmente maturi a 2 o 3 anni e la riproduzione ha luogo nella tarda primavera. Ama le acque correnti, limpide e ben ossigenate, è pertanto frequente nel tratto pedemontano dei corsi d’acqua. La sua presenza è in forte calo in quanto è una specie sensibile alla qualità delle acque.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/35_vairone.htm
Luccio
Esox lucius (Linnaeus, 1758)

Vive nelle acque ferme o a lento corso, con fondo sabbioso o fangoso e ricche di vegetazione. E’ presente nei laghi, nei fiumi grandi e piccoli ed, in particolare, nelle acque di risorgiva.
Persico Trota (Black Bass)
Micropterus salmoides (Lacédède, 1802)

Persico Trota
In Europa il persico trota è stato introdotto a partire dal 1883. Attualmente è presente in diverse regioni italiane essendo una specie molto gradita ai pescatori. Preferisce ambienti con acqua stagnante o comunque con scarsa corrente e ricchi di vegetazione. Presenta un corpo allungato e robusto che può raggiungere una lunghezza totale pari a 70 cm ed un peso di 10 Kg.
La stagione riproduttiva si estende da maggio a luglio. La maturità sessuale è raggiunta nelle femmine al 3° anno d’età nei maschi al 2°.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/36_persico_trota.htm
Salmerino
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Salmerino Alpino
Salvelinus alpinus (Linnaeus, 1758)

Salmerino Alpino
Di questa specie sono note popolazioni che differiscono in modo significativo nella taglia, nella forma e nella livrea, ciò soprattutto in relazione alle diverse caratteristiche degli habitat (altitudine, tipo di alimento, ecc). Durante il periodo riproduttivo, tra novembre e gennaio, nei maschi la regione ventrale si colora di rosso-arancio e le pinne presentano tonalità più accese. Le femmine, a seconda delle dimensioni, possono deporre da alcune centinaia fino a 5000 uova.
La taglia è variabile ma normalmente la lunghezza totale massima è di 50-60 cm ed il peso massimo varia tra 1.5 e 3 kg, eccezionalmente arriva a 10-12 anni d’età. In Italia si trova nei laghi alpini e prealpini, in acque fredde e ben ossigenate. E da considerarsi un relitto glaciale.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/11_salmerino_alpino.htm
Salmerino di Fonte
Salvelinus fontinalis (Mitchill, 1815)

Salmerino di Fonte
Specie aliena, proveniente dal Nord America. La colorazione è la caratteristica che permette di distinguere facilmente questa specie alloctona da quella dello stesso genere indigena italiana. Durante il periodo riproduttivo (ottobre-dicembre) la livrea diviene più accesa soprattutto nei maschi, il cui ventre si colora di rosso-arancio. Ogni femmina depone in media 2000-3500 uova per chilogrammo di peso.Può raggiungere una taglia di 80 cm di lunghezza e 5 Kg di peso anche se normalmente le dimensioni sono notevolmente inferiori. Vive in acque fresche e ben ossigenate di corsi d’acqua e laghi, anche a quote molto elevate. In Europa è stato introdotto alla fine del secolo scorso.
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/06_salmerino_fonte.htm
Spigola (Branzino)
Dicentrarchus labrax (Linnaeus, 1758)

Spigola
Generalmente le dimensioni di questa specie sono comprese tra i 30 e i 60 cm. In mediterraneo i maschi raggiungono la maturità sessuale al secondo anno, le femmine al terzo. La riproduzione ha luogo in inverno in ambiente marino vicino alla costa. Il branzino è una specie molto rustica che è in grado di sopportare ampie variazioni di temperatura e salinità. Gli adulti vivono nelle acque marine costiere ad una profondità massima di 100 m, i giovani invece, fino al raggiungimento della maturità sessuale, si rinvengono nelle lagune e negli estuari e risalgono per brevi tratti i fiumi
http://www.entetutelapesca.it/docu/acque_territorio/pesci-fvg/38_branzino.htm
Trota
Trota Fario
Salmo trutta trutta (Linneaus, 1758)

La trota fario è presente in tutte le acque dolci italiane essendo stata introdotta un po’ dovunque da oltre un secolo, ma probabilmente è indigena solo nell’arco alpino e nel versante settentrionale dell’Appennino. Originariamente occupava il tratto più a monte dei torrenti, caratterizzato da acque veloci, fredde e ben ossigenate, con fondali costituiti da massi e ciottoli in assenza di vegetazione di fondo.
Trota Iridea

Trota Marmorata e Ibrido
Salmo trutta marmoratus (Cuvier, 1817)

Temolo
Thymallus thymallus (Linnaeus, 1758)

Habitat:
Acque limpide, pure, ossigenate, con temperatura 6° – 16° e profondità non eccessiva; quasi mai in piccoli e freddi torrenti di montagna, solitamente in tratti di medio fiume con correnti rapide ma non troppo veloci. Sosta ai lati della corrente (eccetto nel periodo della frega) meglio in corrente costante e uniforme, non in tratti con massi che tagliano la corrente e nemmeno ai lati delle cascate (zona solitamente delle trote)
fonte: Alfredo Caligiani (“il temolo con la mosca” 1984)
TAVOLA DI RICONOSCIMENTO
fonte: http://www.entetutelapesca.org/web/spec_ittiche.htm
Squalius cephalus, Linnaeus 1758
Onchorhynchus mykiss (Walbaum, 1792)
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Specie aliena, proveniente dal Nord America. E’ oggetto di semine nelle acque italiane fin dall’inizio del secolo, dove però non sempre riesce a riprodursi naturalmente. Vive soltanto 4-5 anni e presenta un tasso di accrescimento ben più elevato rispetto a quello dei salmonidi autoctoni. Per questo motivo ed anche per la sua rusticità è oggetto di allevamento intensivo.
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