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Pescare a Mosca in Friuli e nella Venezia Giulia

abbreviato PAM in FVG

Questo sito nasce, principalmente perchè non ho recuperato in rete qualcosa di simile a come immagino io un sito sulla pesca a mosca in regione, e quindi ho deciso di crearlo, pensado di non essere l’unico ad avere tale esigenza e così facendo mi son messo in gioco anche con il desiderio di confrontarmi con altri pescasportivi e far conoscere le acque della mia terra natia, che tanti bistrattano accusandoci [noi Friulani di averle rovinate ed impoverite], ma a cui sono particolaremente affezionato anche se molto meno popolose di fauna rispetto a quando ero un pischello, ma che continuano a farmi battere il cuore con angoli emozionanti… basta aprire gli occhi e guardare le rive fermandosi ad ascoltare la voce della natura. Una passione che a volte sconfina in una malattia… La pesca a mosca ti entra dentro e non ti lascia più. Ma come mai? Perché è completamente diversa da ogni altra pesca tradizionale!
Nella pesca con le esche naturali si sfruttano 4 sensi del pesce:

olfatto

(l’odore dell’esca stessa)

 gusto

(il pesce assaggia l’esca)

vibrazione

(l’esca viva si muove e vibra)

vista

(vedendo la presentazione dell’esca)

Nella pesca con gli artificiali i sensi del pesce, solleticati dall’esca si riducono a 2 la vista e la vibrazione

La pesca a Mosca invece può sfruttare solo la vista, e molto raramente la vibrazione (con l’imitazione che viene fatta patinare sulla superficie).

Discorso a parte è l’udito del pesce, tutte le pesche tradizionali sfruttano un peso per il lancio e quindi l’ingresso in acqua è più o meno rumoroso, al contrario la mosca pesando pochi grammi e sfruttando la coda di topo per presentarsi al pesce, se il lancio viene realizzato correttamente, risulta assolutamente silenziosa; eccezion fatta se l’obbiettivo è il cavedano, dove a volte si schiocca di proposito l’imitazione sul pelo d’acqua per attirare l’attenzione e quindi si sfrutta il sonoro.

Quindi per riuscire nella pesca a mosca, oltre alla tecnica che solo la pratica e la costanza permetteranno di padroneggiare più o meno bene, fattore determinante è imparare a leggere il fiume e l’ambiente in cui questo scorre, ed immedesimandosi in questo mondo ci se ne innamora anche perché il silenzio del lancio permette di ascoltare tutti gli altri suoni.

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