Il primo luccio a mosca

Come disse o scrisse qualcuno, il primo luccio non si scorda mai, ed è vero, ma non quello a mosca bensì quello a spinning, ma questo è stato estremamente utile in occasione della prima ferrata! l’esperienza precedente mi è servita a capire che il peso che sentivo sull’amo, non era un erbaio, bensì un esocide.

imageIl primo Luccio

imageIl Secondo Luccio

imageIl sottoscritto con il suo trofeo, prima del rilascio,
in posa per una delle rare foto con il pesce in mano, a causa di una slamatura estremamente difficoltosa

Come testimoniano le foto, alla fine, anche il sottoscritto è riuscito ad allamare un luccio, data storica da segnare sul lunario (come lo chiamavano i nonni) perchè non solo sono riuscito a ferrare e guadinare, o piuttosto opercolare, un luccio, ma nella stessa sessione di pesca ho avuto la gioia di concedermi un bis, ed anche il mio mentore e compagno di pesca, Tiziano è riuscito a “scappottare”, e nel suo caso dopo un primo attacco a vuoto, è riuscito ad aver la meglio su un esocide molto attivo e convinto. Le catture hanno dipanato anche due importanti dubbi, ovvero la tenuta del cavetto e del nodo. Nessun cedimento o segno particolare di usura, considerando la taglia media dei due esemplari, ovvero tra i 40 e 60 cm. Il setting impiegato nello specifico è dato da una Coda Intermedia, Terminale da 60cm + Bite guard, Flashtail Whistler – Red & White amo 1/0 effettuando lanci a raggiera stretta con recuperi variati, comunque piuttosto lenti e pause non troppo brevi; la marea era teoricamente all’apice, ma da un controllo successivo nella tavola delle maree, abbiamo iniziato a pescare con la marea al culmine, ma la cattura era con marea a zero in calo, ma in quello specifico spot, credo influenzi relativamente poco, luna tra piena e 3/4, orario verso le 14.00, leggera brezza, cielo sgombro ovvero alta pressione con stabilità meteo per alcuni giorni, temperatura sotto zero nella notte, temperatura acqua non rilevata, causa mancanza di termometro, presenza di leggera corrente in canale, presenza di ghiaccio sulle sponde tra i canneti. Ovviamente lo spot rimane top secret, e questo articolo per vari motivi, viene pubblicato a posteriori, nella stagione di frega, così da scoraggiare, se possibili, eventuali appassionati dal disturbare il periodo nuziale dei lucci.

Lancio parallelo alla riva ed ai canneti ed attacco in recupero, dopo lo stop. Lancio rischioso per presenza di ostacoli, ma ha pagato in entrambi i casi, il primo a favore di corrente, il secondo contro corrente. Il flashtail whistler, fischia in volo, e quindi emette vibrazioni in acqua, è leggermente piombato, quindi con fondali bassi e presenza di erbai, non scende troppo, anche considerando che la coda intermendia ha un affondamento piuttosto lento. Scelto su suggerimento di Tiziano perchè i Clouser “aravano” il fondo e i Diver non avevano dato risultati; quindi serviva un esca che per quanto possibile si stabilisse a mezz’acqua.

Ora aspettiamo pazientemente il mese delle rose, per tentare di trovare ennesima fortuna, con l’adrenalina che questo predatore regala nei combattimenti. Grazie Esox.

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